Tirande

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  1. Tìrande
     
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    ASPETTO: Tirande è un'elfa della notte nel fiore dei suoi anni, la pelle azzurrina, diventa candida, quasi glaciale sotto i raggi lunari e quando ricorre all'ombra, diventa molto scura e avvolta da uno strato d'ombra di densità simile al fumo.
    I suoi occhi sono bianchi, non argentati come le sue sorelle, ma diventano neri grazie all'ombra, due pozzi senza fondo capaci di incutere il terrore nelle menti avversarie.
    Porta una veste sacerdotale fatta apposta per lei, con i colori della notte.

    CARATTERE: le esperienze passate l'hanno resa cinica, cauta e sarcastica; ride spesso dei problemi altrui, anche se gravi, perché paragonati a ciò che lei ha passato nella sua adolescenza, molto spesso le strappano un sorriso. Generosa e comprensiva, cerca sempre di aiutare tutti e di essere amica di ognuno, ma chi la ostacola avrà ciò che si merita; è permalosa e attacca senza freni se attaccata, agisce nell'ombra ma spesso ha istinti di guida come una vera leader, ha sempre la battuta pronta e sa adattarsi ad ogni eventualità. Se ascoltata può parlare per molto tempo, grazie alla sua esperienza in molti campi, sa dare preziosi consigli a tutti. Può leggere la mente altrui e ha diversi poteri illusori che si diverte a usare contro chi le nasconde qualcosa. Dalle il cuore e ti darà l'anima...

    STORIA:

    Tirande, è una sacerdotessa di Elune dai tempi della Guerra degli Antichi.

    Appena entrata nell'ordine come novizia, venne immediatamente impiegata sul campo per curare i feriti dopo le schermaglie con la Legione infuocata. Qui mentre era occupata a curare le milizie elfiche, incontrò per la prima volta Hakkar, il signore dei segugi, che scatenò su quell'ala del campo militare le sue bestie; Tirande riuscì a trovare sua madre e sua sorella (il padre perì subito dopo l'arrivo dei demoni nel palazzo di Azshara) e tentò una fuga disperata verso la salvezza. Durante la fuga, sua madre venne azzannata alla schiena da un demone segugio che la strinse fra le fauci e sparì nel fitto della foresta.
    Tirande dopo quell'orribile visione si sentì distrutta, e volle lasciarsi andare, affrontare Hakkar e vendicare sua madre, ma se così avesse fatto avrebbe abbandonato sua sorella ad una vita triste e solitaria, come quella di gran parte degli orfani di guerra…

    Con cautela tornò al campo dove si riunì alle sue Sorelle e affidò alla già Gran Sacerdotessa Tyrande Whisperwind, sua sorella, chiedendole di offrirle riparo e aiuto.

    Dopo l'esplosione del Pozzo dell'Eternità e la deriva dei contineti di Azeroth, Tirande decise di trasferirsi a Darnassus ed aiutare l'Ordine delle Figlie di Elune nelle ricerche dei manufatti elfici che erano rimasti nelle città abbandonate dopo l'attacco della Legione.
    Dopo diversi siti visitati e parecchi manufatti recuperati, venne mandata a Feralas, assieme ad un paio di Sentinelle come scorta.
    Qui il trio cadde in un imboscata tesa dai Tauren del clan Grimtotem che uccise le due guardie e si lanciò all'inseguimento della Sacerdotessa; Tirande mentre correva, trovò le rovine di Dire Maul, ed essendo il suo obbiettivo di ricerca decise di infilarsi tra le macerie. I Tauren impauriti dalle voci che circolavano su Dire Maul decisero di interrompere la caccia e decisero di lasciare agli spiriti il corpo dell'elfa.

    Feralas si sa, è una foresta fitta, talmente fitta da non lasciare penetrare nemmeno un raggio lunare attraverso le fronde; cos'è una figlia di Elune senza la benedizione della Madre? Tirande vagò per Dire Maul sempre più indebolita dall'assenza dei raggi di Elune, quando ad un tratto iniziò a pensare. Se la luce lunare dona potere alle sacerdotesse, l'ombra prodotta da quella luce può fare lo stesso con lei? Decise di provare.
    Passarono 5 anni dentro Dire Maul, 5 anni di esercizi e preghiere, di allenamenti e pericoli ma, dopo 5 anni li dentro, riuscì a tornare a Darnassus con i manufatti richiesti.

    Le altre sacerdotesse, vedendola cambiata, più scura delle normali Sorelle, e avvolta da un sottile strato formato da ciò che pareva essere ombra, la etichettarono come Eretica del culto di Elune, la bloccarono alle porte di Darnassus e la fecero imprigionare.

    Dopo un paio di mesi in cella, le fece visita la Gran Sacerdotessa Tyrande, di ritorno da un viaggio a Stormwind per questioni diplomatiche, chiedendole di raccontarle la storia di Dire Maul in ogni particolare; l'elfa iniziò a raccontare e rimase stupita quando Tyrande le disse che anche lei in gioventù aveva fatto segretamente uso degli stessi poteri. La Gran sacerdotessa, prese l'elfa come sua apprendista, insegnandole ad usare i poteri dell'ombra di Elune, le tolse il nome e la ribattezzò Tirande, perché la giovane sacerdotessa grazie al suo potere venne definita l'ombra di Tyrande Whisperwind.

    Le venne donato un abito da sacerdotessa fatto apposta per lei; mentre quelli classici erano bianchi e dorati, il suo era scuro e argentato, e venne investita del titolo Tirande l'Ombrosa.

    Da quel giorno Tirande iniziò a combattere nell'ombra per l'ordine delle Figlie di Elune, insegnando alle novizie le basi del potere dell'ombra.

    Ottenne diversi successi nelle campagne militari nelle Outlands, soprattutto a Nagrand, dove divenne molto amica dei Kurenai che per ringraziarla le donarono un bellissimo esemplare di Talbuk Bianco e al Tempio Nero, dove prese parte alla sconfitta di Illidan.

    A Northrend si trasferì a Dalaran per monitorare la situazione del Flagello in maniera sicura e discreta; qui sentì parlare per la prima volta dell'ordine dei Custodi di Dalaran e decise di scoprire qualcosa di più su di essi una volta conclusa la minaccia del Re dei Lich.

    Purtroppo appena accadde, venne richiamata a Darnassus e dell'Ordine lei perse ogni informazione…
    Combattè il martello del crepuscolo e aiutò i druidi cenariani a combattere la minaccia di Ragnaros a Hijal.
    Partecipò anche alla distruzione di Deathwing, il drago Neltharion che impazzito e ritornato su Azeroth aveva scatenato il cataclisma su tutti i continenti.

    Tornò nuovamente a Darnassus e vi rimase per diverso tempo, continuando il suo compito di addestrare le Novizie.

    Giunse la notizia della morte di sua sorella, che perì nel Cuore della Paura, nelle distese del terrore di Pandaria; decise così di intraprendere un viaggio verso il nuovo continente di Pandaria per vendicare la sorella, quand'ecco che giunta nelle distese del terrore viene contattata da Joen, un mago umano al fianco del quale aveva combattuto diverse volte, che la invita ad unirsi ai Custodi di Dalaran, convincendola dell'inutilità della sua missione suicida. Decise così di unirsi all'Ordine ed aiutarli a proteggere Azeroth.

    Ma nonostante l'appartenenza ai Custodi di Dalaran, lei rimane una Figlia di Elune e, ancora prima, l'ombra di Tyrande…


    Edited by Tìrande - 31/12/2013, 12:06
     
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